• Redazione
  • Chi siamo
  • Contattaci
mercoledì 10 Settembre 2025
  • Login
Impronte sociali
  • Impronte solidali
  • Impronte migranti
  • L’altro mondo possibile
  • Tempi Moderni
  • Culture resistenti
  • Impronte Sociali in PDF
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Impronte solidali
  • Impronte migranti
  • L’altro mondo possibile
  • Tempi Moderni
  • Culture resistenti
  • Impronte Sociali in PDF
Impronte sociali
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Rispettare la sentenza CEDU su Terra dei Fuochi

Redazione di Redazione
10 Febbraio 2025
in Culture resistenti, Impronte solidali, L'altro mondo possibile, Tempi Moderni
0
Rispettare la sentenza CEDU su Terra dei Fuochi
28
VISUALIZZAZIONI
Share on FacebookShare on WhatsappQR Code

Oggi la Corte europea dei diritti umani ha condannato in via definitiva lo Stato italiano per aver violato il diritto alla vita degli abitanti della zona nota come “Terra dei fuochi”.
In quella vasta area delle province di Napoli e Caserta ci sono 92 comuni e vivono quasi 3 milioni di abitanti. E ora la sentenza ha confermato platealmente quanto le associazioni ambientaliste, i comitati di cittadini e diverse forze politiche, tra cui noi del PRC, stanno denunciando da anni.

A cura di Rino Malinconico

La sentenza, infatti, dice apertamente che i governi nazionali e le amministrazioni regionali della Campania sono sempre state perfettamente a conoscenza dell’immane disastro ambientale. Sapevano dei veleni sotterrati o bruciati dalle ecomafie, sapevano dell’esistenza e della estrema pericolosità dei rifiuti tossici, sapevano del gravissimo inquinamento delle falde acquifere, sapevano dei tassi spaventosi di tumori, sapevano delle malattie che colpivano adulti e bambini.
Sapevano delle morti.
Sapevano, ma hanno colpevolmente lasciato che le cose andassero avanti.

La Corte ha perciò sentenziato che vi è stata da parte dell’Italia una reiterata violazione dell’articolo 2 (diritto alla vita) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo; tanto più grave perché non accompagnata da una adeguata e tempestiva informazione sulla pericolosità dei luoghi.

Applicando l’articolo 46 della Convenzione (forza vincolante ed esecuzione delle sentenze), la Corte ha anche stabilito che l’Italia dovrà entro due anni affrontare con decisione l’intera situazione della “Terra dei fuochi“, avviando le necessarie bonifiche, istituendo un meccanismo di monitoraggio indipendente e creando una piattaforma trasparente di informazione pubblica.

In concreto, viene ora imposta giuridicamente proprio la rivendicazione che le lotte di questi anni hanno portato avanti: LA BONIFICA INTEGRALE DELLA TERRA DEI FUOCHI.
Assieme alle Associazioni e ai comitati è esattamente quello per cui anche noi di Rifondazione Comunista ci siamo ininterrottamente battuti.

È certo una vittoria. Un passaggio importante. Ma non basta ancora.
Noi sappiamo bene, per esperienza, che le inerzie e le complicità affaristiche sono diffuse a tutti i livelli.
È perciò necessario che la mobilitazione popolare riprenda forza fin da subito. Occorrerà soprattutto vigilare affinché le risorse necessarie vengano effettivamente stanziate e utilmente spese.
Per esempio, togliendole dalle spese militari…

Questo, insomma, è ciò che occorre fare, a partire dalla Campania: SVUOTARE GLI ARSENALI, RIEMPIRE I GRANAI E BONIFICARE LE TERRE INQUINATE.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Prc
Elena Mazzoni, responsabile Dipartimento Ambiente del Prc.
Rino Malinconico, segretario regionale del Prc della Campania.

Tags: ceducorte europeaImpronte socialitempi moderniterra dei fuochi
Articolo precedente

Verso la soluzione: Libertà per Abdullah Öcalan

Prossimo articolo

La memoria è strumento di futuro: torna Viaggio nella Memoria

Prossimo articolo
La memoria è strumento di futuro: torna Viaggio nella Memoria

La memoria è strumento di futuro: torna Viaggio nella Memoria

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sui morti di Gaza non si dice il vero.

Sui morti di Gaza non si dice il vero.

20 Agosto 2025
Fidel oggi di Atilio A. Boron

Fidel oggi di Atilio A. Boron

15 Agosto 2025
Öcalan: 88 Nobel firmano il suo appello per la Pace

Öcalan: 88 Nobel firmano il suo appello per la Pace

28 Luglio 2025
“Non mi sento solo”: nuovo progetto per le fragilità

“Non mi sento solo”: nuovo progetto per le fragilità

11 Luglio 2025
From Festival: due giorni su Pace, Diritti e Beni Comuni

From Festival: due giorni su Pace, Diritti e Beni Comuni

26 Giugno 2025

  • Redazione
  • Chi siamo
  • Contattaci

Seguici su

Rubriche

  • Culture resistenti
  • Impronte migranti
  • Impronte Sociali Rivista
  • Impronte solidali
  • L'altro mondo possibile
  • Parole
  • Senza categoria
  • Tempi Moderni

© 2004/2024 Impronte sociali –  Privacy Policy

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Impronte solidali
  • Impronte migranti
  • L’altro mondo possibile
  • Tempi Moderni
  • Culture resistenti
  • Impronte Sociali in PDF

© 2020 Impronte sociali - Testata registrata presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere n. 630 del 08/11/2004

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Questo sito Web utilizza i cookie. Continuando a utilizzare questo sito Web, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Visita la nostra politica sulla privacy e sui cookie.