Il 24 giugno presso il Centro Melagrana di San Felice a Cancello, è stato presentato il progetto Social Network, che promette di fornire sostegno ed inclusione agli immigrati. Per l’evento d’inaugurazione è stato proiettato il film “Frontiera” .
In un Centro Melagrana gremito di ospiti, come non accadeva dai tempi pre-pandemia, è stato presentato il progetto Social Network, frutto del sinergico lavoro che ha coinvolto Melagrana ed altre realtà associative del territorio casertano. L’evento di ieri ha fatto un po’ da inaugurazione delle attività che porteranno sostegno ai migranti che vivono nella zona. Per l’occasione si è scelto di proiettare un film molto attinente a questa tematica: “Frontiera”. Presente in sala l’attore coprotagonista Fiorenzo Madonna.
La scelta del film
“Frontiera” è un cortometraggio; la regia è di Alessandro Di Gregorio e gli attori principali sono Bruno Orlando e Fiorenzo Madonna. Poco più di 17 minuti di sequenze senza dialogo, ma dove le immagini, i suoni ed i rumori comunicano efficacemente le sensazioni con cui si confrontano quotidianamente coloro che si battono per salvare vite in mare. Le scene sono crude essendo riferite alla tragedia dei tanti migranti morti nel Mar Mediterraneo, nel tentativo di raggiungere l’Italia in cerca di fortuna. Una realtà che “Frontiera”, proietta direttamente sul volto degli spettatori. La scelta di questo genere di messaggio si è rivelata comunque vincente, tanto da meritare il David di Donatello come miglior cortometraggio nel 2019. Un titolo che ha consentito a questa pregevolissima pellicola di girare l’Italia e non solo.
La presentazione
L’evento è stato aperto dal presidente dell’Associazione Melagrana, Roberto Malinconico, il quale, oltre a portare i saluti dell’associazione ha dato il via anche ad una serie di riflessioni sul tema dell’inclusione e dell’accoglienza. Subito dopo è stato proiettato il film, che ha tenuto il pubblico in silenzio per tutta la sua durata, tanto erano significative le scene trasmesse. Successivamente ha preso la parola l’ospite della giornata, l’attore Fiorenzo Madonna, che ha vissuto da dentro la suggestione di quelle scene. L’attore ha poi rivelato che, a questo lavoro, ha accompagnato anche una certa coscienza ed una certa sensibilità per certi temi. Le riflessioni di Madonna hanno poi generato alcune domande e osservazioni da parte del pubblico.

Il progetto Social Network
Una volta giunto il momento della presentazione del progetto, ha preso la parola Mamadou Kouassi Pli, attivista del Centro Sociale Ex Canapificio di Caserta, da anni impegnato nell’aiuto a migranti e rifugiati. Sostanzialmente Social Network si pone l’obiettivo di arginare il problema della precarietà abitativa dei migranti offrendo supporto e consulenza gratuita. Inoltre, il progetto supporterà anche l’inclusione ed il miglioramento delle condizioni di vita, ma partendo dalle basi. A breve infatti, partiranno dei corsi di formazione presso il Centro Melagrana, accessibili a tutti e saranno molto utili per l’attestazione di competenze professionali. Il progetto è difatti molto accattivante ed il fatto che in sala fossero presenti molti migranti, è segno dell’interesse a sfruttare tale possibilità.
Un percorso lungo e complicato
Social Network nasce da una progettazione lunga e complicata e che vede nell’approvazione e nella sua partenza, la gratificazione del lavoro di molte associazioni, tra cui Melagrana, YaBasta e Nova Koinè. Nell’ambito della giornata di presentazione, è stato illustrato anche il lungo percorso che ha portato a questo risultato. Antonella D’Arienzo, di Nova Koinè, ha infatti portato una testimonianza relativa all’8 giugno scorso, quando il progetto è stato portato al cospetto di Papa Francesco, il quale si è detto piacevolmente sorpreso e contento dei risvolti positivi che possono derivare dal progetto. Sempre nella giornata del 24 giugno al Centro Melagrana, è poi intervenuto Ayoub Halloumi, dell’Associazione YaBasta, il quale ha parlato della manifestazione del 17 e 18 giugno a Napoli e Caserta, in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato. A detta di Ayoub, le manifestazioni hanno prodotto dei risultati, seppur magri, sul piano del riconoscimento dei permessi di soggiorno.
Social Network ai nastri di partenza
Ora che è tutto pronto, il progetto attende solo di apportare il giusto supporto a coloro che ne faranno richiesta. Sicuramente queste attività si propongono come una prospettiva inedita, ma che nel territorio casertano, dove molti migranti vivono situazioni precarie, può essere l’elemento in più che cambierà le carte in tavola. Social Network dimostra che la rete funziona e che essere uniti per aiutare il prossimo è molto più bello, e che i risultati si possono ottenere con più soddisfazione.