La Giornata della Terra si celebra oggi, 22 aprile. Anche quest’anno le iniziative per tale ricorrenza avranno luogo in forma ridotta e con il dovuto distanziamento a causa della pandemia. Tuttavia questa giornata è un’occasione fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica sullo stato di salute della Terra e sulle soluzioni da adottare per la sua e nostra sopravvivenza. La Giornata della Terra coinvolge ogni anno circa un miliardo di persone in tutto il mondo, risultando quindi come uno degli eventi più condivisi del Pianeta. L’Earth Day, è quindi un momento che accomuna realtà diverse, in svariate parti del mondo, accomunate dalla volontà di lanciare un grido di allarme per i pericoli che corre il Pianeta.
Giornata della Terra: le origini della celebrazione
La prima celebrazione della Giornata della Terra si tenne nel 1970. In realtà quell’anno, la data in cui venne istituita, fu il 21 marzo, ma successivamente venne spostata al 22 aprile. L’istituzione della ricorrenza è dovuta a John McConnel, un noto attivista che si occupava di tematiche relative alla pace, ma anche all’ecologia e l’ambiente. l’iter per istituire la giornata mondiale partì da una conferenza UNESCO tenutasi a San Francisco, dove McConnel propose di celebrare la Terra, le sue bellezze e la vita di tutti gli esseri viventi. All’epoca, i rischi derivanti dall’inquinamento massiccio, non erano ancora venuti a galla, ed il rischio che la terra potesse finire in un declino inesorabile, non era affatto contemplato. Tuttavia, tra i pochi che avvertivano le istanze d’aiuto del Pianeta, c’era anche McConnel, il quale, propose questa giornata di celebrazioni per la Terra, anche allo scopo di mettere in guardia il pianeta. La proposta trovò facile accoglimento e venne quindi approvata. Ad essa fece seguito una lista di principi e responsabilità che devono interessare i leader mondiali. Il documento venne firmato da molti capi di stato, tra cui il Segretario Generale delle Nazioni Unite.
La Giornata della Terra in seguito: un evento mondiale
Col passare degli anni, la giornata ha assunto un’importanza sempre maggiore, sia in termini di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, sia in termini di consapevolezza. Se al momento della sua istituzione, solo in pochi cominciavano a conoscere i rischi derivanti dalle attività estrattive di petrolio, col tempo, molti altri effetti negativi dell’industrializzazione sfrenata, sono venuti a galla. La Giornata della Terra, pertanto, ha raggiunto porzioni di pubblico crescenti di anno in anno. Dapprima si svolgevano eventi in college e università del mondo, i quali puntavano su aspetti tematici quali la cultura del riciclo o i danni ambientali. Poi si è dato vita, nel 1990 ad una spinta decisiva che, forte della massiccia partecipazione popolare (200 milioni di persone nel mondo), ha portato alla Conferenza della Terra, tenutasi a Rio De Janeiro nel 1992. In quella conferenza sono stati elaborati dei punti programmatici che hanno fatto da apripista alle altre conferenze sul tema ambiente ed ecologia, che sono venuti in seguito.
Come si celebra la Giornata della Terra
Milioni di attivisti in tutto il mondo si impegnano al massimo in questa giornata e nei giorni intorno al 22 aprile. Le iniziative hanno lo scopo di sensibilizzare i cittadini ed infondere consapevolezza. La sfida attuale è quella della sostenibilità. L’impegno della classe politica mondiale, ma anche di tutta la cittadinanza dovrebbe essere volto al totale ripensamento degli stili di vita, per salvare il Pianeta e gli stessi abitanti. Gli scenari odierni sono molteplici: riscaldamento globale e cambiamento climatico, inquinamento, deforestazione, siccità, desertificazione, migrazioni ambientali. Le cause di questi fenomeni sono da attribuire alla mano dell’uomo che, mai come negli ultimi 60 anni, ha inquinato, bruciato e tagliato alberi. Le conseguenze sono visibili sull’ambiente circostante, sul clima e sugli animali. Il tempo stringe, ed a rischio non sono solo gli animali, ma lo stesso genere umano. Eventi catastrofici sono sempre più frequenti e tanti sono gli ecosistemi distrutti dalle attività antropiche. Secondo gli esperti, l’impegno umano verso un cambio di passo non potrebbe arrestare un processo ormai irreversibile, ma solo mitigarne gli effetti.
Le passate edizioni e quella di oggi
La Giornata della Terra sposa ogni anno un tema diverso, da approfondire per quella specifica edizione. Nel 2019 il tema è stato Proteggi la tua specie. In quell’edizione infatti si è parlato molto dei rischi che corre l’umanità, la quale, secondo il parere degli esperti, si avvia verso l’estinzione di massa. Sarebbe la sesta estinzione di massa vista sul Pianeta, ma la prima avvenuta per mano dell’uomo. I temi trattati si sono orientati verso la salvaguardia degli habitat e la tutela degli ecosistemi. L’edizione 2020 invece, nettamente influenzata dalla pandemia di Covid-19 si è svolta con una grande rete connessa in digitale. In quel caso il tema centrale è stato anch’esso interessato alla situazione pandemica, ma orientato ad elaborare soluzioni nell’azione per il clima. La pandemia è stata l’occasione per ricordare che tra i vari effetti del riscaldamento globale vi è anche la possibilità del proliferare di nuovi agenti patogeni. Le ricerche poi, hanno confermato questa tesi, affermando che tra le cause della diffusione del virus, ci sia anche l’inquinamento. L’evento 2021, che pure vedrà spostati in digitale la maggior parte degli eventi, ha come tema Restore Our Earth – Ripristinare la nostra Terra. Il dibattito si orienterà sulle possibilità di mitigare gli effetti già innescati e visibili del cambiamento climatico. Gli ultimi tentativi da fare, per evitare l’abisso.