Al Signor PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI,
Onorevole Giuseppe Conte
e, per il suo tramite,
al CONSIGLIO DEI MINISTRI della REPUBBLICA ITALIANA
Signor Presidente, signori Ministri,
il primo lockdown e ancor più questa seconda ondata di crisi pandemica stanno mostrando, con solare evidenza, come nei nostri territori esista una fascia di disagio particolarmente estesa.
In qualità di Sindaci ed amministratori locali, siamo il presidio di maggiore prossimità dello Stato verso il cittadino, e segnaliamo come tale condizione di bisogno favorisca la percezione di misure restrittive, tese a tutelare la salute, alla stregua di una obiettiva minaccia alla propria sopravvivenza. Questo processo ha mostrato i suoi picchi nelle proteste puramente negative, contraddittorie negli obiettivi e rischiose per la stessa salute pubblica, che si sono registrate nelle settimane precedenti.
Occorre distinguere, tuttavia, tra i bisogni che vengono espressi e le strumentalizzazioni politiche tese alla destabilizzazione degli assetti istituzionali locali e nazionali. C’è bisogno, in particolare, di azioni che disinneschino la contrapposizione tra la tutela della salute e il bisogno di reddito e di lavoro, e che tenga insieme i due elementi in modo efficace e comprensibile a tutti.
In quest’ottica, esprimiamo condivisione rispetto alle proposte che la rete Campania Solidale sta avanzando al Governo: le riteniamo utili a far sì che il cittadino riconosca le istituzioni come un sistema di azioni inclusive e solidaristiche che meritano fiducia. Ci auguriamo che, pur non provenendo da un canale convenzionale di interlocuzione, possano godere della Vs. attenzione, in quanto le giudichiamo ben calibrate sulla realtà dei nostri territori e le riteniamo meritevoli di considerazione all’interno della discussione sulle misure sociali che questi tempi impongono.
In attesa di un celere riscontro,
porgiamo Distinti Saluti
Primi sottoscrittori:
Carlo Marino, Presidente Anci Campania, Sindaco di Caserta
Enzo Falco, Sindaco di Caivano
Josi Della Ragione, Sindaco di Bacoli
Gianluca Del Mastro, Sindaco di Pomigliano d’Arco
Edoardo Serpico, Sindaco di Scisciano
Giuseppe Vozza, Sindaco di Casagiove
Giuseppe Montanile, Sindaco di Brusciano
Ivo Poggiani, Presidente III Municipalità di Napoli
QUESTE LE PROPOSTE:
- DARE EFFETTIVA CONTINUITÀ AL REDDITO DI CITTADINANZA.
Il mese di “stand-by” (cioè i trenta giorni di vuoto tra la fine di un ciclo di erogazione e l’inizio di un nuovo ciclo) va abolito.Le persone debbono avere il sostegno con continuità. E chi ha già “atteso il mese” deve recuperare in tempi brevi la rata persa.
- RENDERE IL REM COMPATIBILE CON IL RDC E CON LE PENSIONI
Il Reddito di Emergenza va reso compatibile con il Reddito di Cittadinanza e con le pensioni. Tale misura va anche estesa fino ad un massimo di 18 mesi.
- STOP ALLE DECURTAZIONE DEGLI IMPORTI NON SPESI SULLA CARTA RDC.
Ogni famiglia va lasciata libera di decidere i tempi e la modalità più opportuna di spesa e di impiego delle somme che riceve.
- RICONSIDERARE IL CALCOLO DEL REDDITO FAMILIARE AI FINI DEL RDC
Il valore reddituale va calcolato includendovi le sottrazioni delle componenti che concorrono all’ISR sull’ISEE, perché ad oggi assistiamo ad una valutazione falsata del bisogno della famiglia.
- INTERVENIRE SULL’EMERGENZA ABITATIVA
Va estesa, a tutti i proprietari di immobili che stipulano un contratto di locazione con famiglie percettrici del RdC o della PdC, la possibilità di aderire al regime della cedolare secca al 10%.
- ELIMINARE REQUISITI DISCRIMINATORI VERSO GLI IMMIGRATI
Il limite dei 10 anni di residenza in Italia e la certificazione dei patrimoni esteri vanno tolti dai requisiti di accesso al RdC.
- EROGARE BUONI SPESA NON DISCRIMINATORI
Il diritto all’alimentazione, e quindi alla vita stessa, non può ammettere discriminazioni: va garantito a prescindere dalla regolarità sul territorio o dal requisito della residenza.
- FACILITARE L’ACCESSO AL REDDITO DI EMERGENZA
– A chi non ha la residenza deve essere garantito l’accesso inserendo nella richiesta il luogo di dimora abituale.
– Aree come quella di Castel Volturno (ma non solo) ospitano diverse persone divenute irregolari, ossia migranti che sono passati da una condizione di regolarità ad una di irregolarità. Proponiamo per queste persone l’attribuzione di un codice fiscale provvisorio, propedeutico ad una loro rinnovata visibilità e immediatamente utile ai fini dell’accesso al REM.
- POTENZIARE IL TRASPORTO PUBBLICO SULLA “CASTEL VOLTURNO AREA” E IN TUTTE LE ZONE DI MAGGIOR ADDENSAMENTO
È indispensabile che la Regione Campania, la Città metropolitana di Napoli e le Provincie di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, potenzino le tratte del trasporto pubblico intercomunale e interprovinciale con specifica attenzione a chi, come i migranti, difficilmente dispone di propri mezzi di locomozione.
per approfondire le proposte della RETE CAMPANIA SOLIDALE: https://www.lefrivista.it/2020/11/13/subito-lockdown-subito-misure-sociali/
Partecipano alla rete CAMPANIA SOLIDALE:
Centro Sociale Ex Canapificio – Caserta
YaBasta! – Scisciano
Nova Koinè – Marigliano
Comitato Città Viva – Caserta
Comitato Parco Aranci – Caserta
Movimento dei migranti e rifugiati di Caserta
Lab. Artistico Kalifoo Ground – Caserta
Ass.Melagrana – San Felice a Cancello/Dugenta
Caritas Diocesana Caserta
Avellino Prende Parte – APP
Movimento Migranti e Rifugiati di Napoli
Avellino Prende Parte – APP
Lab Sociale Millepiani
Comitato per Villa Giaquinto
Arci Caserta
COMITATO CASERTA CITTA’ DI PACE
Ufficio Migrantes Caserta
Parrocchia San Pietro in Cattedra
Parrocchia San Rufo – Caserta
Parrocchia San Lorenzo Martire – Caserta
Parrocchia Santa Maria Assunta – Mezzano
Parrocchia di Marigliano
Rinascita – Pomigliano d’Arco
A Rezza – Volla
Citta Visibile – Orta di Atella
Rete di Cittadinanza e Comunità
Officina Femminista – Orta di Atella
Casa del Popolo di Torre del Greco
AssoPace – Napoli