“ Sono venuto in America perché mi avevano detto che le strade erano lastricate d’oro. Le tre cose che ho capito quasi subito sono che le strade non erano lastricate d’oro, anzi non erano lastricate affatto… e che aspettavano me per lastricarle.”
Questa è ciò che scrisse un immigrato italiano alla fine del 1800 e si trova ancora nel Museo dell’Immigrazione di Ellis Island (NY)
Nel 2020 la stessa frase resta ancora valida con un po’ di cambiamento (il soggetto ed il posto). Oggi l’immigrato è un marocchino ed il posto è l’Italia.
Personalmente non parlo delle strade (anche se non sono bene lastricate nella zona dove abito io) ma vorrei condividere una mia riflessione metaforica sulla frase dell’immigrato italiano a New York: sono venuto in Italia perché mi avevano detto che è un paese dove le strade della vita sono lastricate d’amore verso il prossimo, anche se diverso. Dove si trovano opportunità e dove conta la qualità e non il colore della pelle.
Avevo pensato ad un Paese che ci prende per mano, indicandoci la strada giusta per arrivare all’orizzonte e dove poter immaginare e continuare a sperare in un futuro migliore per i nostri figli.
Invece ho incontrato molti ostacoli (vedi le leggi sull’immigrazione) che mi impediscono di camminare serenamente nel percorso della vita.
Quindi solo un altro immigrato può capire il senso filosofico della frase scritta tanto tempo fa in America, solo chi ha preso una barca, una nave o un aereo per allontanarsi dalla sua terra può capire veramente quanta sofferenza e quanti sacrifici ci sono dietro il vero senso di quella frase.