Sui social si sta diffondendo sempre più un ritorno a idee conservatrici, dai ruoli di genere alle minoranze, all’abbigliamento e al linguaggio. Giovanissimi con idee vecchissime. Siamo in una recessione?
A cura di Gaya Guarini
Tra i più giovani si sta tornando ad un abbigliamento più modesto, a tendenze elettorali di destra, ruoli di genere rinforzati e persino il cosiddetto “Lipstick effect”: coniato dalla economista Juliet Schor negli anni ‘90 e si riferisce all’idea che durante le crisi economiche o periodi di recessione, i consumatori tendano a continuare a spendere per beni di lusso piccoli e accessibili, come il rossetto.
Tendenze elettorali in Europa:
In diversi Paesi europei, i giovani hanno mostrato un aumento del sostegno a partiti di destra radicale:
- Francia: Il 34% dei giovani ha espresso l’intenzione di votare per il Rassemblement National di Marine Le Pen, con una maggiore incidenza tra i giovani operai e impiegati.
- Germania: Alternative für Deutschland (AfD) ha registrato un aumento del sostegno tra i giovani, passando dal 5% al 15,9% nella fascia 16-24 anni rispetto alle elezioni europee del 2019.
- Paesi Bassi: Il Partito per la Libertà di Geert Wilders ha ottenuto il maggior numero di preferenze tra gli elettori di età compresa tra 18 e 34 anni.
- Spagna: Il partito Vox ha ottenuto la quota di voti più alta tra giovani e giovanissimi, con il 9,62% dei voti, diventando il terzo partito nel Paese
Il panorama in Italia
In Italia, sebbene solo teoricamente, siamo in un governo di centro-destra, vi è una grande difficoltà a dichiarare di essere antifascisti. Che la destra non sia tutta fascista è chiaro, è anche sicuro però che se riconoscessi e ripudiassi la realtà del fascismo, quale sarebbe la difficoltà di pronunciarlo? E se veramente si evita solo per strizzare l’occhio a quella “piccola” percentuale di possibili elettori e consensi dei “veri” fascisti, qual è la differenza tra voi e loro?
Ad ogni modo, secondo YouTrend, la percentuale di destra giovanile italiana è più bassa di quella europea, ma non rasserena: la media di giovani italiani che non votano è superiore alla media europea. Ciononostante, alcuni segnali indicano una crescente simpatia giovanile per posizioni identitarie, sovraniste o tradizionaliste, alimentate anche da influencer, canali YouTube, TikTok e podcast che fanno da cassa di risonanza a tematiche come il rifiuto del politicamente corretto, la critica all’immigrazione o la promozione di ruoli di genere tradizionali (ed un accenno di classismo che riesce a toccare un po’ di tutto).
Il politicamente corretto: non si può dire più niente?
Una frase caratterizzante della maggior parte dei dibattiti, e nel peggior dei casi discussioni litigiose, sui social. L’idea che non si possa dire niente, inneggiando quasi alla censura, maschera spesso una resistenza al cambiamento linguistico e sociale, e viene usata come scusa per legittimare espressioni offensive, stereotipi o retoriche discriminatorie che fino a pochi anni fa erano normalizzate. Il cosiddetto politicamente corretto non è altro che un processo di maggiore consapevolezza verso le parole che usiamo e l’impatto che possono avere sugli altri, in particolare su gruppi storicamente marginalizzati. E se è vero che alle volte può esservi un’esagerazione da ambo i lati della diatriba, preoccuparsi di come non puoi più dire liberamente i tuoi insulti preferiti, e non di come il tuo governo voglia limitarti nel tuo diritto di protesta, è quantomeno paradossale e ignorante.
Come scrive la sociolinguista Vera Gheno, il linguaggio è sempre politico: scegliere parole più attente non significa limitarsi, ma assumersi la responsabilità dell’effetto che si ha sugli altri. Il mito del “non si può più dire niente” è, insomma, una costruzione ideologica funzionale a chi vorrebbe mantenere immutati certi rapporti di potere sotto la maschera della libertà di parola.
Patriarcato riconfezionato: un consolidamento dei ruoli di genere tradizionali
Se l’algoritmo rileva la tua giovane età, sarà prevedibile imbattersi in questi “guru” o “coach” di bella presenza che ti insegnano come comportarti e come pensare al fine di trovare “l’amore”. Con la differenza però che il valore della persona consiste nei ruoli di genere tradizionali, in quante cene costose l’uomo riesce ad offrire e in quali giochi mentali la coppia deve fare per “conquistarsi”. Capita sovente che una giovane donna o uomo di bella presenza si faccia pagare per creare un esercito di seguaci, pronti ad agire e pensare alla stessa maniera. Basare la totalità dei contenuti sul trovare un partner sembra già di per sé una follia, e a guardarlo meglio sembra un delirio: non solo l’essere umano non riesce a distaccarsi dalla mania (nutrita forse dalla cultura popolare) di trovare l’amore per sentirsi completo; ma l’esperienza umana della conoscenza e della frequentazione, che dovrebbe fluire in maniera naturale al fine di conoscersi meglio, diviene quanto di più simile a un gioco di scacchi.
Ma ciò non basta: devi saper essere un uomo o una donna di valore. Che sia un uomo che deve riuscire ad avere una buona entrata ai fini di sostentare la donna, o la stessa donna che non deve essere troppo disinibita sessualmente e modesta (oltre ovviamente l’essere snella e bella). Difatti, sintomo particolare della recessione è un ritorno a un abbigliamento più modesto e tradizionale. Tutto ciò non fa che influenzare pesantemente ragazzini giovanissime che si stanno appena affacciando al mondo delle relazioni interpersonali, spesso insicuri e manipolabili.
Siamo in declino o ci possiamo salvare?
Sebbene i pretesti non sembrino dei migliori è ormai prevedibile che il mondo presenti dei corsi e ricorsi storici. Prima o poi ci sarà una risalita, o ancora meglio, le prime vittime dei social e di questa tendenza tradizionalista, un giorno magari metteranno la testa fuori dalla finestra. Apriranno le tende, vedranno in quale oscurità si stavano mettendo. Vedranno che fuori il mondo reale è diverso. Capiranno che le idee sovraniste non danno più sicurezza, ma solo più paura. La luce entrerà dalle finestre, e vedranno che certi discorsi fanno acqua da tutte le parti, che fino ad allora seguivano individui che si servivano di loro. Prima di allora si continua a lottare.







