25 Aprile: Festa della Liberazione. Una riflessione su come questa ricorrenza venga considerata oggi, soprattutto tra i più giovani
Riceviamo e pubblichiamo: articolo a cura di Giovanna De Rosa
<< Arrendersi o perire ! >> con queste parole Sandro Pertini, ex Presidente della Repubblica Italiana, diede vita al movimento della Resistenza il 25 aprile 1945. Da allora questa data è dedicata alla Festa della Liberazione per celebrare la vittoria degli italiani sulla dittatura nazifascista.
I protagonisti della Resistenza Italiana sono stati i partigiani, uomini e donne che con coraggio si sono opposti ad un’ autorità politica oppressiva. Memoria dell’ orrore e gioia della rinascita, questo è il vero significato del 25 aprile. É il giorno in cui l’Italia tornò a respirare il vento della libertà. La lotta civile ha portato gli italiani a godere di diritti fondamentali, presenti nella Costituzione attuale, come
l’ uguaglianza sociale, la libertà di opinione, di stampa e di religione. In poche parole si può affermare che il movimento della Resistenza ha posto le basi della democrazia moderna.
Lottare per creare una società giusta per tutti, è l’insegnamento appreso dall’ esperienza storica italiana. Lo spirito della Resistenza è vivo nei giovani di oggi, che si mostrano sensibili verso le questioni politiche contemporanee, nazionali ed internazionali. Dall’ America Latina al Medio Oriente sono ancora numerose le vittime di guerre e dittature. Bambini, madri, intere generazioni costrette a subire la violenza delle armi e la conseguente negazione dei diritti umani. La popolazione giovanile reagisce a tutto questo promuovendo manifestazioni e scioperi.
I giovani, anche attraverso le piattaforme digitali, portano avanti battaglie sociali importanti come
l’ attenzione all’ ambiente, alla formazione scolastica o al lavoro precario. Grazie all’ utilizzo dei social media la sensibilizzazione su determinate tematiche è senza dubbio amplificata.
Dare importanza ai diritti equivale a difenderli. Questo è il pensiero della nuova generazione, che inoltre ha compreso l’ importante intreccio che esiste tra le scelte individuali e quelle collettive. Una singola azione può fare molto per il bene comune. Come i loro antenati, i giovani con coraggio si battono per i propri ideali e stanno dando forma ad una civiltà sempre più pronta a risanare le disuguaglianze e ad accogliere le diversità.
La Resistenza non riguarda solo il passato. Perché i suoi grandi valori – la pace, la giustizia e il rispetto per
l’ individuo – sono da difendere ovunque. Continuare a trasmettere le idee della Resistenza è una responsabilità civica.
Lottare per ogni tipo di diritto è un atto fondamentale per costruire una società democratica e libera.