a cura dell Ass.YaBasta! – www.yabasta.net
Venerdì 26 Giugno abbiamo partecipato al presidio davanti al comune di Caserta organizzato dal CSA Ex Canapificio assieme al Laboratorio Millepiani ed all’ass. Nero e Non Solo. Un presidio allegro con la musica dei Kalifoo Ground e cittadini armati solo di buone intenzioni. Le richieste sono le stesse dell’ultimo anno: l’apertura di una Casa del Sociale che possa accogliere le attività sociali di queste associazioni, così come promesso varie volte dal Sindaco di Caserta in numerose interviste, e la firma dei patti di collaborazione per le villette comunali tenute vive, coloratissime e pulite dagli attivisti e dalle attiviste della rete Caserta Solidale di cui le tre realtà figurano tra i promotori.
Noi Conosciamo l’Ex Canapificio da tanti anni. Da loro si è formato il nostro Sportello Migranti e lo Sportello di Sostegno al Reddito, con loro abbiamo partecipato alle varie fasi del movimento anti-razzista italiano in un’ottica sempre propositiva, vertenziale, laica. La proposta per la realizzazione del Pedibus a Scisciano l’abbiamo scritta assieme a loro, che da tanti anni portano avanti assieme al Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta questo progetto, accompagnando a scuola ogni mattina oltre 250 bambini. Il Pedibus di Caserta è l’esempio lampante che l’accoglienza Bi-laterale funziona e crea comunità.
Era il 2018 quando invitammo a Scisciano l’Ex Canapificio a spiegarci il senso di quest’espressione così complessa e difficile da declinare: L’accoglienza Bi-laterale, ovvero la capacità di costruire percorsi di inclusione che rafforzino tutta la comunità. Il Piedibus è uno degli strumenti concreti di questa prospettiva, ma lo è anche la vertenza dei Buoni Libro in cui il Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta ha proposto di utilizzare i premi economici derivanti dallo SPRAR proprio per incrementare i Buoni Libri, da cui erano escluse molte famiglie di Caserta. E ne sono esempio anche le tre villette comunali restituite alla cittadinanza, coloratissime e bellissime. Poi nel 2018 la Chiusura dell’ex Canapificio, proprio a ridosso dell’uscita del film PAESE NOSTRO, prodotto dal Ministero dell’Interno per raccontare le esperienze migliori di accoglienza sul territorio nazionale, sette buone pratiche tra cui quella dell’Ex Canapificio. Da un lato, la si addita come buona pratica a livello nazionale e dall’altro si chiude lo stabile senza offrire nessuno spazio alternativo.
Alla Giornata Mondiale del Rifugiato a Caserta nel 2019 c’eravamo anche noi ed abbiamo esultato alle parole del Sindaco Marino che prometteva l’immediata apertura di uno spazio per accogliere le attività dell’ex Canapificio e del Movimento Migranti e Rifugiati che supportano nel percorso di accoglienza migliaia di persone. Abbiamo poi condiviso e rilanciato l’intervista di qualche mese dopo del primo cittadino che annunciava con orgoglio che la Casa del Sociale avrebbe avuto il nome di Mamadou Sy, attivista storico dell’Ex Canapificio, che ci ha lasciato prematuramente e che è stato per anni punto di riferimento di migliaia di invisibili dell’area di Castelvolturno e Caserta.
Siamo stati in quest’anno sempre al fianco dell’ex Canapificio e abbiamo visto sempre e solo proposte per la collettività, uno sforzo enorme per tenere aperti gli sportelli anche in strada per non far mancare il supporto a nessun migrante o cittadino casertano. Poi durante l’emergenza abbiamo assistito alla nascita di Caserta Solidale, promosso dalle tre realtà e che ha garantito centinaia di aiuti alimentari nell’area di Castelvolturno, e centinaia di consulenze telefoniche gratuite sulla sanatoria e sull’accesso agli aiuti.
Dopo un anno incredibilmente denso, in cui non si sono mai fermati, venerdì si chiedevano tempi e impegni certi per l’apertura della casa del Sociale e la stipula dei patti di collaborazione delle villette. Eppure il sindaco ha preferito evitare ogni incontro. Non sappiamo il perché di questa chiusura improvvisa, non la capiamo e come giornale abbiamo chiesto di intervistare il sindaco Marino sulla questione.
Sappiamo però che sabato ci sarà il nostro Sportello di orientamento gratuito sulla Sanatoria a Scisciano e sappiamo che quasi sicuramente dovremo chiamare più volte le attiviste e gli attivisti dell’Ex Canapificio per chiedere aiuto, consigli, supporto tecnico. Questo vale per noi e per tutte le realtà che si occupano di accoglienza, e ci dispiace che le istituzioni campane sembrino non accorgersene.